Che cos’è per te la tristezza?
Cosa ti comunica?
Come reagisci?
Tutti noi vorremmo provare emozioni a cui diamo un significato positivo, come la gioia, la felicità o l’amore… ma la vita è fatta anche di emozioni che hanno un ‘intensità diversa, che ci bloccano, ci immobilizzano e che necessitano di più tempo per essere metabolizzate, comprese e capite.
Oggi volevo soffermarmi, con il mio nuovo articolo dal blog, sull’emozione della tristezza e vorrei farlo citando una frase di Fernando Pessoa:
“La tristezza solenne che abita in tutte le grandi cose, sulle vette come nelle grandi vite, nelle notti profonde come nei poemi eterni”.
Cosa mi comunica questa bellissima frase di Fernando Pessoa?
“La tristezza solenne che abita in grandi cose”: le grandi cose per me sono legate a quelle fasi difficili della vita e a quelle grandi perdite, come la scomparsa di una persona cara, che ti fanno capire fino in fondo quanto sia importante per te quella persona amata che all’improvviso ti viene a mancare, come presenza, come contatto, come vicinanza. Un grande dolore per una grande perdita che ti lascia un senso di disorientamento e di confusione sia mentale che fisica, alla ricerca di un appiglio, sentendosi travolti come in un mare in tempesta alla ricerca di un approdo sicuro…ed è in questa fase di ricerca che ti aggrappi “alle grandi vette”, ai ricordi, alla memoria dei momenti belli, che hanno caratterizzato la tua vita e alla presenza spirituale della persona cara, non più presente fisicamente, ma comunque viva nei tuoi gesti, nei tuoi lineamenti del viso, nei tuoi occhi, nelle tue mani, nel tuo modo di camminare o di parlare, perché è e rimarrà sempre una parte di te.
…” e nelle notti profonde”, poco prima di addormentarti, il tuo pensiero è con il suo ricordo, come una presenza che in sogno viene a trovarti, nel silenzio della notte, ad accarezzarti i capelli e sfiorarti il viso con un bacio, con la leggerezza di una piuma.
La tristezza ti fa piangere, ma se non ci fosse quest’emozione, non potremmo capire la vita, non potremmo cogliere i suoi segnali preziosi e non saremmo nemmeno in grado di porci in ascolto silenzioso di noi stessi, di conseguenza anche la tristezza va celebrata ed accettata, al pari della felicità, della gioia o dell’amore, poiché accettandola si diventa più forti, più fiduciosi, più coraggiosi per affrontare il mare in tempesta con la consapevolezza che non siamo soli ma affianco abbiamo la presenza spirituale della persona a noi cara, che ci guida nell’avanzare dei nostri passi lungo il cammino della vita.
Un augurio sereno di buona Pasqua a tutti.
All rights reserved, 16/04/2022
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