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  • Immagine del redattoreMaria Vittoria De Girolamo

IL “DONO” DELLA PRESENZA MENTALE

Aggiornamento: 4 nov 2023

Le vacanze estive ormai sono terminate, Settembre è giunto tra noi con una leggera brezza di frescura, tanto gradita dopo il caldo che ci ha accompagnato in questa Estate.


Le vacanze sono ormai un ricordo per voi?

Vi siete rigenerati a sufficienza?

Cosa vi siete portati a casa?

Com'è andata la ripartenza?


Per me sono state due settimane intense, in cui mi sono calata ed immersa nella consapevolezza del Dono della Presenza Mentale, immergendomi nei suoni del mare, nei profumi della natura, assaporando ogni attimo vissuto, con gratitudine. Ho accolto tutte le mie emozioni, di gioia, di tristezza, di riflessione e perché no, anche di noia.

La Terra ci trasmette delle energie favolose e rigeneranti da cui ho cercato ogni giorno, attimo e minuto di coglierne l’essenza, e questo per riportarmi a casa quest'energia.


Nella mia pausa estiva, mi ha accompagnato la lettura di Thich Nhat Hanh “Il miracolo della Presenza mentale”, letto tutto d’un fiato nelle due settimane di riposo e vacanza.

Alcuni punti mi hanno colpito ed ho cercato di metterli in pratica, nell’approccio Mindfulness che ho avuto in quei giorni, e che cerco di applicare anche ora in questo mese di Settembre.

Thich Nhat Hanh scrive nel libro che vi sono cinque aggregati mentali chiamati “dharma”, che indica in:


1. Forme corporee e fisiche;

2. Sensazioni;

3. Percezioni;

4. Processi mentali;

5. Coscienza.


Questi cinque aggregati sono tra loro interdipendenti e la contemplazione dell’interdipendenza che si instaura tra loro ci aiuta a cogliere la realtà che ci circonda e come essa stessa sia indivisibile.

La nostra mente è abituata a suddividere il tutto, quando in realtà noi siamo parte di un tutto e il concetto di olismo ( dal greco ὅλος "tutto, intero, totale") conferma come il nostro mondo interiore si estroflette con la nostra parte esteriore: le nostre emozioni, stati d'animo, sentimenti vengono "a "galla", con le micro-espressioni del volto, con la nostra postura... il nostro corpo ci parla e non si può nascondere nulla.

Essere consapevoli che noi stessi siamo un tutt’uno e nell’insieme rappresentiamo questi cinque aggregati, ci facilita un maggior ascolto di noi stessi, delle nostre sensazioni fisiche e corporee, delle nostre emozioni , dei nostri pensieri e di ciò che è la nostra coscienza.


Essere consapevoli è essere in armonia con il tutto e con noi stessi.

E quale miglior occasione di creare questa armonia simbiotica immergendosi nella natura? Quest’idillio non è solo esclusivo del periodo estivo o vacanziero, ma deve diventare un appuntamento quotidiano che dobbiamo ritagliarci nell’arco della nostra giornata, soprattutto ora che siamo rientrati nella routine lavorativa, passeggiando nella natura e respirando a pieni polmoni anche negli spazi verdi dentro la nostra città.


La pratica di Mindfulness ci mette in ascolto con noi stessi e ci rigenera ogni qualvolta ne sentiamo il bisogno.


Thich Nhat Hanh scrive come attraverso degli esercizi di presenza mentale, non appena ci accorgiamo di essere irritati, possiamo calmarci accennando ad un sorriso ed accompagnarlo con un’ispirazione ed una espirazione da praticare con calma per tre volte.

Tutto questo può essere fatto quotidianamente a lavoro, a casa e nella vita di tutti i giorni, ogni qualvolta ne sentiamo il bisogno.


La gentilezza e la gratitudine del dono della presenza mentale ci faciliterà il rientro e ci darà la giusta carica per conservare al meglio i benefici che abbiamo ricevuto dalla pausa di riposo e di ferie.


Volete provare?


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All rights reserved, 13/09/2023







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