Per aprire il mio blog ed iniziare a parlare del Coaching e di me come Life Coach, non potevo che scegliere un articolo sulle emozioni. Nello stabilire una partnership con la persona, iniziare a pianificare un percorso di cambiamento ed attuare le strategie da mettere in atto per arrivare a raggiungere l'obiettivo prestabilito, la componente emotiva e in modo particolare le nostre emozioni, sono determinanti.
Quanto le emozioni influenzano la nostra vita quotidiana?
Sappiamo ascoltarle?
Sappiamo dare una voce a ciò che sentiamo e proviamo?
Come affrontiamo le nostre paure, la gioia, la tristezza?
Se dovessimo esprimerle con un colore, quale sceglieremmo tra i nostri colori preferiti?
Ma cosa sono le emozioni?
La prima risposta di fronte a qualsiasi tipo di stimolazione è di tipo emotivo e da un punto di vista neurobiologico le emozioni infatti, vengono definite come una risposta ad un evento di rilievo personale; l’insieme predominante di queste reazioni è connesso all’attivazione di una rete di strutture corticali e sottocorticali che costituiscono il sistema limbico.
La classificazione più conosciuta sulle emozioni è quella di Paul Ekman (1973-1985), il quale ha condotto uno studio transculturale delle emozioni attraverso la comunicazione non verbale ricercando le espressioni emotive universali. Dopo una elaborata analisi di protocolli osservativi, foto e videoregistrazioni, Ekman giunse a definire come universali le emozioni di rabbia, gioia, disgusto, disprezzo, sorpresa e vergogna, classificandole come emozioni primarie.
Da un punto di vista storico-letterario, troviamo traccia delle emozioni in Omero che fu il primo a darne una narrazione epica, descrivendo la disperazione di Achille che versa tutte le sue lacrime di dolore per la morte del suo amato Patroclo, prima di scatenare la sua implacabile vendetta. Ulisse piange quando ritrova dopo anni il fedele cane Argo che ha vigilato sulla sua famiglia durante la sua lunga assenza e che ora può dolcemente lasciarsi morire nell’abbraccio affettuoso del padrone.
Ritroviamo quindi le emozioni nella letteratura, nella musica e nell’arte pittorica: nel corso dei secoli innumerevoli artisti hanno celebrato la passionalità dell’eroe e la potenza delle emozioni.
Si, perché di potenza si tratta!!!
Dare sfogo, ascolto, colore e voce alle emozioni, non significa esprimere una nostra debolezza, bensì una potenza, una forza ed una ricchezza d’animo che è insita in noi e caratterizza la natura umana.
Le emozioni quindi costituiscono la risposta a stimoli percepiti e riconosciuti i quali attivano reazioni specifiche, come la paura di fronte a un evento minaccioso, la rabbia in risposta a qualcosa di irritante, la sofferenza come conseguenza di sensazioni dolorose e il godimento come effetto di situazioni piacevoli. Per quanto le emozioni primarie siano universali e presenti in ogni essere umano, la loro espressione cambia a seconda degli apprendimenti acquisiti.
Proviamo ad ascoltare le nostre emozioni e ad esprimerle, a tirarle fuori, ad esternarle, attraverso un libro che ci piace, un film che ci commuove, un quadro che ci emoziona oppure semplicemente con un colore che sia nostro, personale ed unico come le emozioni che proviamo e che sentiamo…
Aspetto un vostro feedback !
Grazie per la lettura e per la vostra attenzione.
Aggiungi i tuoi commenti sull'articolo e se vuoi, scrivimi il colore che hai scelto per esprimere la tua emozione, oppure un libro, un 'opera musicale o un quadro che la rappresenti...
A presto e al prossimo articolo dove vi parlerò dell'Intelligenza Emotiva e di come quest'ultima ci può aiutare a gestite e controllare le nostre emozioni.
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All rights reseved , 31/08/20020
Mirko Negretto ti ringrazio tantissimo, per aver dato voce alle emozioni piu' belle e piu' vere con i colori che solo le esperienze di vita sanno esprimere.
“Quelle emozioni che non hanno voce.Non hanno colore se non provate.Quelle splendide tinte che portano a sognare il sole anche quando fuori piove.Emozioni che amano , per essere amate.Conquistano il cuore , con tutto il rosso possibile , profumate di rosa!.”(Mirko Negretto).