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Immagine del redattoreMaria Vittoria De Girolamo

ANGELI E DEMONI…LA CULTURA DELL'ERRORE

Aggiornamento: 22 gen 2022


Questa mattina, durante una sessione di coaching con la mia coachee, ci siamo soffermate su una sua consapevolezza acquisita " non nascondere i loro errori". Questo mi ha portato a riflettere su una considerazione comune, che porta le persone in generale a demonizzare e colpevolizzare gli errori, come se fossero elementi della nostra vita negativi, da non far emergere, da nascondere, ignorare, con un crescente senso di colpa emozionale che innesca un vero conflitto interiore.

Chi non ha mai commesso un errore nella propria vita? D'altronde la perfezione non è di questo mondo…Come si reagisce ad un errore commesso? E qual è la differenza tra errore e sbaglio?


Alejandro Jodorowsky scrive quanto segue :


"La gente con un basso livello di coscienza è sempre alla ricerca di qualcuno che le dia conferma di quanto vale; le persone con un elevato livello di coscienza, invece, cercano qualcuno che sottolinei i loro difetti per superarli. Ogni angelo è un diavolo che ha subito una trasformazione, ed è necessario arrivare fino in fondo al nostro pozzo, in fondo al nostro diavolo, affinchè questo possa trasformarsi in angelo. Dobbiamo riconoscere il nostro diavolo prima di trasformarlo in angelo: finchè non l'abbiamo riconosciuto, come possiamo trasformarlo? Solo attraverso l'errore e la caduta si impara, perchè se non cadiamo non possiamo rialzarci; il maestro della perfezione è proprio l'errore, così come il maestro della salute è la malattia. È con la malattia che si impara cos'è la salute; il maestro di un'alimentazione sana è una bella indigestione. Dobbiamo entrare profondamente nelle nostre forze istintive per realizzare un'ascensione verso le forze spirituali."


La perfezione non è di questo mondo ma l'errore stesso in questo mondo diventa perfezione, percorso di apprendimento per imparare dall'errore stesso, dove quindi il conflitto interiore tra il diavolo e l'angelo non assume una sopraffazione sull'uno o sull'altro , ma solo una sintesi conoscitiva che ci permette di migliorare ed arricchire la nostra conoscenza ed esperienza.

Il significato etimologico della parola errore, deriva dal latino "error", derivato da errare, vagare, deviare, sbagliare. La terminologia di errare, vagare quindi può anche indicare la perdita di una diritta via, dove l'errore assume quindi una deviazione verso un percorso peregrino, imprevedibile

Lo stesso sommo poeta Dante Alighieri, apre la sua opera la Divina Commedia, nei primi versi dell'Inferno così : "Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, chè la retta via era smarrita".


..e se non avesse perso la retta via, non avremmo avuto il piacere di conoscere e leggera la sua intera opera.


Il significato etimologico di sbaglio invece indica uno scambio involontario, un'imperfezione, un'inesattezza, un' errore commesso nello svolgimento di un’attività o nell’esecuzione di un lavoro, per scarsa esperienza.


Errore e sbaglio quindi possono essere considerati la stessa cosa? Forse si o forse no.


La conclusione non è certo questa, bensì quella di riconsidera l''errore non come un'accezione negativa, bensì come un evento da cui se ne può trarre un insegnamento che ci porta a cambiare in meglio, affrontando l'errore con coraggio, per poterlo così trasformare non in un demone, bensì in un angelo che ci indica la strada, deviare per la "retta via" per migliorare, poiché l'errore è connaturato nella costruzione della conoscenza e da quanta consapevolezza ne abbiamo tratto.


All rights reserved, 26/03/2021


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